La scuola media Maiello nel Rione Sanità a Napoli, un quartiere povero in mano alla camorra, rischia di venire chiusa per il mancato raggiungimento del numero minimo di iscrizioni. Preoccupata per l'assenza della tredicenne Maria (Carmela Cuccurullo), la professoressa Caetani la cerca in strada, dove l'adolescente viene costretta a prostituirsi.
Riesce a metterla in salvo ma viene gravemente ferita dal suo sfruttatore. Costretta a ritirarsi dall'insegnamento, l'anziana professoressa affida il ruolo di coordinatore scolastico al collega Pietro Filodomini (Sergio Castellitto) e, per salvare la scuola dalla chiusura, gli fornisce un elenco di potenziali iscritti, ma sono sei incerti ed uno ancora da trovare.
Contattandoli personalmente, Pietro ottiene la conferma dai sei e persuade il capo della camorra, O' Pescecane (Peppe Lanzetta), a lasciare studiare anche il sedicenne Davidello, un piccolo spacciatore alle sue dipendenze.
Il primo giorno di scuola i ragazzi ci sono tutti: Davidello, la quattordicenne afasica Lena, un'altra bellissima quindicenne Anna Diotaiuti, il timido Nicola Lettieri, il quattordicenne Gennaro, i fratelli Teresa e Nino Ceravolo, abbandonati dalla madre e costretti a frequentare le lezioni a giorni alterni per badare a tre fratelli piccoli.
Dopo tre mesi di regolare frequentazione alcuni ragazzi cominciano ad assentarsi; Pietro li va a cercare e scopre che Davidello ha ricominciato a spacciare di notte, Anna Diotaiuti, che vive da sola nella casa dei nonni defunti, si dedica alacremente alla scrittura di un romanzo, Nino e Teresa Ceravolo solo alla disperata ricerca della madre per ottenere il rilascio dei fratellini da parte dei servizi sociali.
Anna torna a scuola ma rivela alla professoressa Manuela (Luisa Ranieri), la moglie di Pietro, di essere incinta. Pietro a sua volta convince Davidello a tornare a scuola e, grazie al suo aiuto, trova la madre di Nino e Teresa, ma riceve delle gravi minacce da parte di O' Pescecane che reclama il ritorno della tredicenne Maria, nascosta dai professori a Rimini.
Chiamato a testimoniare al processo di Alberto La Manna (Antonio Catania), un amico di gioventù, costituitosi per l'omicidio preterintenzionale di uno spacciatore dei Quartieri Spagnoli, commesso ben trent'anni prima, Pietro rivela alla moglie di essere stato un suo involontario complice.