Torino, una città magica e piena di misteri per definizione, ricca di storie fantastiche ed esoteriche. L'ambientazione ideale per la realizzazione di un film dove il giallo si intreccia con il soprannaturale.
Una delle storie più famose che riguardano la città, è quella della "Dama velata" una bellissima donna che appariva di notte nell'ex cimitero di S. Pietro in Vincoli, accompagnando gli uomini che avevano la fortuna di vederla fino alla sua tomba per poi sparire nel nulla. Si trattava del fantasma della principessa russa Barbara Beloselskij, morta a Torino il 25 marzo 1792.
Il soprannome di Dama Velata le venne dato per la bellissima statua funebre che la raffigurava, una donna velata appunto dai lineamenti dolci e delicati. Il monumento si trovava nel cimitero costruito per seppellire le vittime della peste nel 1776 che venne poi chiuso nel 1854 per i frequenti saccheggi alle tombe e i riti satanici che vi venivano fatti. Adesso è stato spostato nel cimitero centrale.
Il nostro film si ispira a questa famosa leggenda Torinese e ne trae una storia ricca di mistero e di passione. Una storia che forse deve aver disturbato il fantasma della Dama Velata, viste le decine di piccoli incidenti che hanno costellato la lavorazione del film. Fin dal primo giorno di riprese in cui si ruppe il gruppo elettrogeno e dovemmo aspettarne uno in sostituzione, ogni giorno accadeva qualcosa che ci creava dei problemi. Problemi con le location, con la pioggia, frequenti guasti alle apparecchiature, lampade che si fulminavano in continuazione, e altre decine di inconvenienti tecnici in scene che non abbiamo potuto montare.
Forse la Dama Velata non era d'accordo su alcune scelte e ha fatto in modo di costringerci a modificare delle scene ed il montaggio definitivo.
Speriamo che almeno sia soddisfatta del risultato finale.
Edoardo Margheriti