E' una notte d'estate torrida e insonne quella in cui Anna Tardelli vede, in un appartamento di fronte al suo, le sagome di due amanti minacciati dall'arrivo di una donna. Ha scoperto il tradimento del marito; ecco perchè gli punta contro con un arma da fuoco.
Anna tenta di dare l'allarme ma, dalla pistola, viene comunque esploso un colpo mortale. Poco dopo, il commissario Lai con gli agenti di polizia, arrivati sul posto, non trovano nessun cadavere. Insieme alla testimone, il commissario ritiene giusto avvertire dell'accaduto la proprietaria dell'appartamento, la contessa Lanzillotta. Anna non riesce a credere ai propri occhi, perchè è proprio la contessa la donna che ha sparato e, accanto a lei, c'è Valerio Valli, l'uomo bello e giovane che avrebbe dovuto giacere per terra.
Possibile che Anna abbia avuto delle allucinazioni a causa del caldo? Possibile che sia stata condizionata dalle sue paure generate da un marito violento, ormai in galera, ma che l'ha costretta alla fuga dalla grande città e a convivere con una pistola sempre carica al suo fianco? Ecco perché Anna si è rifugiata in una città di provincia, ecco perché non ha voluto confidare neanche a Marzia, la sua editrice e migliore amica, il suo nuovo indirizzo.
Il tempo però le fa accorciare le distanze con Cecilia, la giovane vicina e padrona di casa che diventa una confidente preziosa con cui condividere anche gli improvvisi picchi di paura. Un giorno, inaspettatamente, Anna viene avvicinata da Valerio che la ringrazia per avergli salvato la vita. Anna non si era sbagliata...
Valerio che incarna il modello dell'uomo bello e viziato che non rinuncerebbe mai agli agi che una moglie più matura e molto ricca può offrirgli appare invece ad Anna molto triste e malinconico. Tra loro nasce una relazione che farà riaffiorare in lei la fiducia negli uomini e nella possibilità di un nuovo amore. Da quel momento, però, arriva una nuova minaccia. Qualcuno, mentre la donna dorme, riesce ad entrare a casa e a scrivere un presagio di morte sullo specchio. Anche questa volta all'arrivo del commissario tutto sembra magicamente tornato a posto lasciando negli agenti dei dubbi sulla possibilità che Anna sia affetta da turbe psicologiche.
Dove risiede la verità? In un nemico immaginario o nella rabbia infida della contessa Lanzillotta? Nella furia vendicativa del marito di Anna o in un piano ordito con una trama di inganni e di morte ancora più fitta?